martedì 28 settembre 2021

Per ricordare il 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda

 Oggi ricordiamo la nascita di una grande scrittrice e una grande donna sarda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926 , unica donna in Italia! Ci saranno varie iniziative per ricordarla, oggi proponiamo una bibliografia relativa ai testi posseduti dalla nostra biblioteca di Via Cornalias; vi aggiorneremo sui contenuti digitali a cui accedere su Bibliosar e MLOL.




venerdì 10 settembre 2021

Invito alla lettura del libro "Per questo ho vissuto" di Sami Modiano

Nonostante abbia letto tanti libri sull'Olocausto, ogni nuovo libro sul tema è sempre unico e originale; in particolare provo grande commozione quando i protagonisti sono i bambini, come in questo caso. 

Del racconto di Sami mi ha colpito il fatto che i suoni, le immagini, le sensazioni di allora siano ancora vivi e indelebili nella sua mente. Ciò che ha vissuto rimane incancellabile, indimenticabile, nonostante la vita abbia ripreso il suo cammino. 

E' impressionante pensare alle vicissitudini affrontate dai bambini colpiti dalle leggi razziali, che per sopravvivere hanno dovuto fronteggiare situazioni indicibili  (solitudine, perdita di familiari e amici, lavori estenuanti), dimostrando una forza inesauribile che li ha spinti ad andare avanti sempre e nonostante tutto.

"Mi sforzavo di superare quegli eventi traumatici, ma tutto risvegliava in me ricordi dolorosi. Anche passeggiare per la città di Rodi, era diventato impossibile. Passavo davanti alle case e mi tornavano alla mente i volti di tutte quelle persone che non erano più tornate: un'intera comunità sterminata, tranne me e pochi altri."

Sami, come altri sopravvissuti ai campi di sterminio, dopo la liberazione, per anni, non è riuscito a condividere le sofferenze del campo e a rivivere l'esperienza di ritornare ad Auschiwitz. 

"Avevo smesso di parlare dopo che i primi a cui avevo raccontato la mia storia mi avevano preso per matto. Per me rivivere quegli orrori e non essere creduto era una doppia sofferenza."

"Non so se qualche sopravvissuto si senta fortunato o sia convinto di avercela fatta per qualche merito speciale. Io so solo che non smettevo di pormi le stesse domande: "Perché sono tornato vivo? Perché l'ho scampata? Perché proprio io?"

Solo in seguito ha compreso che proprio per questo aveva vissuto, per mantenere viva la memoria sugli orrori della Shoah. 

"Ho capito perché sono sopravvissuto! Per raccontare la storia di quell'orrore, per trasmettere agli altri una testimonianza, in nome di tutti quelli che non ce l'hanno fatta".