sabato 25 febbraio 2023

Visita alla Mostra Nuragica e al Palazzo Viceregio

Il biennio della sezione G del Liceo delle Scienze Umane ha visitato in questi giorni la Mostra Nuragica e il Palazzo Viceregio di Cagliari. La Mostra Nuragica si articola in una serie di ambienti dagli allestimenti suggestivi che riproducono capanne, tombe, templi e pozzi sacri, bronzi e statue dell'epoca nuragica. Una guida molto competente ha ripercorso i momenti salienti della civiltà degli antichi sardi, ponendo l'accento sull'importanza, purtroppo non ancora pienamente riconosciuta, che il nostro popolo ha avuto in tutto il Mediterraneo in epoca nuragica. La visita termina con la rappresentazione virtuale della vita dei nuragici tramite l'utilizzo dei visori. 

Al Palazzo Viceregio siamo stati accompagnati da una guida preparata e coinvolgente che ha spiegato gli eventi principali della famiglia reale dei Savoia legati alla città di Cagliari, ha ricordato il ruolo fondamentale del Regno di Sardegna nella formazione dello Stato italiano e soprattutto ha esortato gli alunni e le alunne a non dimenticare mai la nostra identità sarda







venerdì 17 febbraio 2023

Invito alla lettura e incontro con gli autori

 

 Pubblicato sul sito Einaudi del progetto "Lo struzzo a scuola" il commento critico di Giulia e Matilde della classe 4I - scienze umane sulla lettura del libro

 

 

questo il link

       

 

giovedì 9 febbraio 2023

Visita alla mostra su Corto Maltese e alla Biblioteca Universitaria

Le classi terza, quarta e quinta G hanno visitato la mostra su Corto Maltese e la Biblioteca Universitaria. La mostra, allestita nei locali dell'ex Palazzo di Città, si presenta davvero interessante, ricca di stampe, immagini e disegni presentati con dovizia di particolari da una guida molto preparata.

Nello splendido scenario della Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria, le alunne  e gli alunni hanno potuto ammirare le magnifiche miniature del Codice Dantesco del '400, gli incunaboli, i Condaghes, la Carta de Logu, i falsi di Arborea, la Cosmografia del Muntzer con la prima cartina della Sardegna.







lunedì 6 febbraio 2023

Il linguaggio d' odio nei social : il podcast della 4J

  

 

 Nell'ambito del progetto "Lo struzzo a scuola" la classe 4J si è impegnata nella realizzazione di podcast dopo la lettura del libro di Vera Gheno " Le ragioni del dubbio".

 Per la realizzazione del podcast, sono state usate parti, informazioni, conoscenze ed esempi attinti ad altri due libri, oltre Le ragioni del dubbio: “#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole” di Federico Faloppa (Utet) e “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi, senza spegnere il cervello” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni (Longanesi).
Le sei puntate del podcast sono imperfette, ma genuine, e rappresentano un buon materiale didattico costruito con i ragazzi e le ragazze, e per i ragazzi e le ragazze, e di cui loro hanno curato la realizzazione,la sigla e il montaggio.

 

 https://www.spreaker.com/show/il-linguaggio-dodio-nei-social

 Il linguaggio d'odio nei social

 

Lo struzzo a scuola - Incontro con gli autori : Vera Gheno "Le ragioni del dubbio"



Il progetto ‘Lo Struzzo a Scuola’, ha fatto sì, grazie a una buona congiuntura astrale, che le professoresse Franca Rita Porcu e Rosanna Lusci avviassero un progetto comune.
La lettura del libro di Vera Gheno, " Le ragioni del dubbio",  e il successivo incontro  il 25 novembre 2022,  è stata l’occasione per allestire un percorso interdisciplinare sfaccettato e accattivante per la classe 4J  del Liceo delle Scienze Umane.
Le professoresse Lusci, docente di Letteratura Italiana, e Porcu, docente di Scienze Umane, hanno condiviso la lettura a voce alta in classe, e analizzato il libro da punti di vista differenti.
La professoressa Lusci si è soffermata in modo particolare sugli aspetti della lettura partecipata e condivisa per potere entrare nel testo, capirne le parole e andare oltre. La professoressa ha colto nel testo la chiarezza, la lucidità di cui le ragazze e i ragazzi della classe avessero bisogno per riflettere e porsi domande sulla comunicazione, sull’uso delle parole, sull’importanza della loro scelta nelrispetto del contesto; è stato condotto un esercizio di analisi del testo su un testo non convenzionale. Nel corso della lettura la professoressa non nega di aver ascoltato commenti riassumibili in “Sì, ma questo è risaputo!?”, “Questo è banale!”... e grazie a questi commenti l’analisi del testo e delle parole dell’autrice èstata vincente, perché si è capita appieno la necessità e sopratutto l’opportunità di attendere. Dubitare, riflettere, stare in silenzio hanno accompagnato queste studentesse e studenti a scoprire qualcosa di più del loro “mondo iperconnesso”,  in assenza di demonizzazioni, e a maturare la consapevolezza dell’importanza di essere.

La professoressa Porcu ha utilizzato la riflessione di Gheno per approfondire gli aspetti di una buona comunicazione. Con la classe si è discusso sugli elementi che rendono positiva, efficace e autentica la comunicazione. Si è riflettuto sul confronto tra comunicazione generativa e comunicazione performativa, sull’abilità di porsi domande di fronte a ciò che leggiamo o ascoltiamo, sulla necessità di contrastarel’impulsività o il pensiero veloce che ci porta a esprimere giudizi affrettati e, perciò, spesso scorretti,parziali, ingiusti.


            





mercoledì 1 febbraio 2023

Visione del film "Terezin"

Lunedì 23 gennaio diverse classi del nostro Istituto hanno preso parte alla visione del film "Terezin", presso il cinema Odissea di Cagliari.  Il film racconta la storia degli ebrei deportati nell'omonima antica fortezza, trasformata durante l'occupazione nazista in ghetto. La particolarità di questo ghetto, a poca distanza da Praga, è che tra gli abitanti ci furono diversi artisti dell'epoca che diedero vita a un esperimento artistico unico al mondo. Il film si concentra proprio sulla storia di due fidanzati, lui un clarinettista italiano e lei una violinista ceca, che da Praga vengono trasferiti a Terezin e vivono insieme l'esperienza del ghetto. Il film pone l'attenzione anche su un altro importante aspetto che ha reso famoso Terezin, e cioè la raccolta di disegni, giunti fino a noi, realizzati dai numerosi bambini che lì hanno vissuto, testimonianza semplice e nello stesso tempo tragica della vita nel ghetto.

Vi consiglio, inoltre, la lettura del libro "Hitler regala una città agli ebrei: musica e cultura nel ghetto di Theresienstadt" di Dario Oliveri e la visione dei filmati girati all'interno del ghetto con scopo propagandistico durante una ispezione della Croce Rossa, disponibili su diversi siti.