venerdì 3 dicembre 2021

Arricchimento patrimonio librario della biblioteca

 Grazie al contributo del Mibact  abbiamo acquistato tanti nuovi volumi ...per ogni tipo di palato! Venite a trovarci....




giovedì 28 ottobre 2021

Ottobre: mese delle biblioteche scolastiche

Ottobre è l’International School Library Month, il mese dedicato alle biblioteche scolastiche. Anche quest’anno lo IASL, International Association of School Librarianship, lo festeggia facendo da collettore di iniziative e da diffusore di format scaricabili. Lo IASL opera nei vari Paesi del mondo per promuovere la cultura delle biblioteche scolastiche e par far sì che queste diventino un vettore di formazione nel processo educativo dei giovani. 

Cogliamo l'occasione per ricordare l'importanza  delle biblioteche scolastiche come luogo di incontro e riflessione,  studio e dialogo,  arricchimento culturale e scoperta.




martedì 28 settembre 2021

Per ricordare il 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda

 Oggi ricordiamo la nascita di una grande scrittrice e una grande donna sarda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926 , unica donna in Italia! Ci saranno varie iniziative per ricordarla, oggi proponiamo una bibliografia relativa ai testi posseduti dalla nostra biblioteca di Via Cornalias; vi aggiorneremo sui contenuti digitali a cui accedere su Bibliosar e MLOL.




venerdì 10 settembre 2021

Invito alla lettura del libro "Per questo ho vissuto" di Sami Modiano

Nonostante abbia letto tanti libri sull'Olocausto, ogni nuovo libro sul tema è sempre unico e originale; in particolare provo grande commozione quando i protagonisti sono i bambini, come in questo caso. 

Del racconto di Sami mi ha colpito il fatto che i suoni, le immagini, le sensazioni di allora siano ancora vivi e indelebili nella sua mente. Ciò che ha vissuto rimane incancellabile, indimenticabile, nonostante la vita abbia ripreso il suo cammino. 

E' impressionante pensare alle vicissitudini affrontate dai bambini colpiti dalle leggi razziali, che per sopravvivere hanno dovuto fronteggiare situazioni indicibili  (solitudine, perdita di familiari e amici, lavori estenuanti), dimostrando una forza inesauribile che li ha spinti ad andare avanti sempre e nonostante tutto.

"Mi sforzavo di superare quegli eventi traumatici, ma tutto risvegliava in me ricordi dolorosi. Anche passeggiare per la città di Rodi, era diventato impossibile. Passavo davanti alle case e mi tornavano alla mente i volti di tutte quelle persone che non erano più tornate: un'intera comunità sterminata, tranne me e pochi altri."

Sami, come altri sopravvissuti ai campi di sterminio, dopo la liberazione, per anni, non è riuscito a condividere le sofferenze del campo e a rivivere l'esperienza di ritornare ad Auschiwitz. 

"Avevo smesso di parlare dopo che i primi a cui avevo raccontato la mia storia mi avevano preso per matto. Per me rivivere quegli orrori e non essere creduto era una doppia sofferenza."

"Non so se qualche sopravvissuto si senta fortunato o sia convinto di avercela fatta per qualche merito speciale. Io so solo che non smettevo di pormi le stesse domande: "Perché sono tornato vivo? Perché l'ho scampata? Perché proprio io?"

Solo in seguito ha compreso che proprio per questo aveva vissuto, per mantenere viva la memoria sugli orrori della Shoah. 

"Ho capito perché sono sopravvissuto! Per raccontare la storia di quell'orrore, per trasmettere agli altri una testimonianza, in nome di tutti quelli che non ce l'hanno fatta". 


sabato 8 maggio 2021

Dante uomo dell'anno 1321 - 2021

Siamo qui a omaggiare , nel 700esimo anniversario dalla sua morte, il grande poeta e grande italiano Dante Alighieri, con una mostra realizzata con i contributi di studenti e studentesse, docenti e personale tutto della scuola. I volumi esposti appartengono alla biblioteca e sono tutti visionabili e consultabili. Abbiamo raccolto anche delle curiosità che speriamo possano appassionarvi. Buona visione.
 
 
 «"O frati," dissi, "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del rimanente non vogliate negar l'esperïenza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".» (Inferno - canto XXVI vv. 112-120)
 
 

sabato 1 maggio 2021

Sant’Efis

 Po is sardus su primu de maju no est sceti sa die de su traballu, ma est puru sa die de Sant’Efis, su nostu martiri gloriosu. Oc’annu puru po sa festa c’est pagu genti, ma s’emotzioni est su propiu manna meda. 

Sant’Efisio

 Per noi Sardi il Primo maggio non è solo la festa del lavoro, ma è anche la giornata in onore del nostro Santo, Sant’Efisio. Anche quest’anno una festa più intima, ma non per questo meno emozionante. 

Buon Sant’Efisio a tutti!

Primo maggio: Festa del Lavoro


Ancora oggi tanti lavoratori e tante lavoratrici lottano perché i loro diritti vengano riconosciuti. 

Ricordiamoci di sostenere sempre le loro lotte per i nuovi diritti.

Ricordiamoci di difendere sempre i diritti acquisiti. 

Buon Primo maggio a tutti! 

mercoledì 28 aprile 2021

Sa die de sa Sardigna

 Oggi ricordiamo il 28 aprile del 1794, giorno in cui i Sardi cacciarono i Piemontesi dalla Sardegna. Questa data è significativa per la nostra Regione, perché ha rappresentato la forza del popolo sardo, e ci ricorda che, UNITI, noi sardi possiamo raggiungere i nostri obiettivi. 

domenica 25 aprile 2021

E' sempre 25 aprile

 Coltiviamo sempre la memoria di questa data che segna la fine di momenti atroci per il nostro paese , monito affinché  non si ripetano più . Segnalo ai nostri lettori che nella nostra biblioteca è  presente l'ebook " Noi partigiani" a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi, insieme alla A.N.P.I. con la testimonianza dei partigiani ancora in vita che ci insegnano come si sceglie di lottare per la libertà  e i diritti di tutti. 

Chi volesse leggerlo può  richiederlo con una mail a bibliodesanctis@tiscali.it

Dal libro è  nato il sito : noipartigiani.it   memoriale della Resistenza Italiana




sabato 24 aprile 2021

Invito alla lettura: “Un’amicizia” di S. Avallone

A cavallo tra gli anni ‘90 e i 2000 la storia di due liceali legate da un’intensa amicizia: un rapporto indissolubile che, nonostante tutto, le terrà unite. Molto diverse tra loro, ma forse proprio per questo complementari: Elisa, la ragazza timida e sciatta, amante dei libri, cresciuta in una famiglia difficile; Beatrice, la ragazza sicura di sé, sempre alla moda e amante dei social, con una vita apparentemente perfetta. Ambientato tra Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna, la storia sonda con delicatezza le emozioni e i sentimenti delle due ragazze, dall’adolescenza alla maturità.

Invito alla lettura: “L’ enigma della camera 622” di J. Dicker

Personaggi: dei ricchi banchieri, uno scrittore in cerca di ispirazione, una donna in cerca di un buon partito, una stirpe di attori. 

Ambientazione: un hotel di lusso e una banca Svizzera. 

Ecco gli ingredienti di questo thriller  avvincente che vi coinvolgerà totalmente con un finale originale e inaspettato. 

martedì 13 aprile 2021

sabato 27 marzo 2021

Dante nell'arte


Pubblico con piacere il contributo di Elisabetta Giacalone della IV G per il Dantedì. 














 

giovedì 25 marzo 2021

DANTEDÌ

 In occasione del Dantedì la classe 4F ha realizzato un video riguardante la lettura di alcuni passi della Divina Commedia, la più celebre tra le opere del Sommo Poeta. 

In particolare, per questa seconda edizione dell'iniziativa,  abbiamo deciso di rappresentare l'ingresso di Dante al Purgatorio, nonchè il secondo dei regni ultraterreni.

Nonostante ci si stringa il cuore a dover celebrare nuovamente questa festività nella modalità a distanza a causa della pandemia che stiamo vivendo, vi regaliamo questo ricordo nella speranza di poter organizzare dei reading veri e propri in presenza in occasione dell'edizione dell'anno venturo.


E quindi uscimmo a riveder le stelle. 

                                                     -  Dante Alighieri.

Vi lasciamo alla visione del nostro video e vi auguriamo #buondantedì!

#dantedì  #ioleggodante

mercoledì 24 marzo 2021

giovedì 18 marzo 2021

160 anni dall'Unità d'Italia

 

17 marzo 1861

Festeggiamo i 160 anni dell'Unità d'Italia in un modo originale pubblicando il testo che ha scritto il nostro alunno Francesco Murgia di IV G sulle note della canzone "Believer" di Imagine Dragons.


Napoleone si ritira 

dal conflitto di Villafranca, 

in Italia la situazione era cambiata

oh-ooh

era cambiata oh-ohh

I francesi erano

ostili alla guerra, non volevano che la Prussia 

intervenisse

oh-ohh

a favore dell'Austria.

Nel 1859

la Toscana e

i ducati offrono il governo 

a Vittorio Emanuele II;

dopo Villafranca la Toscana e 

i ducati chiedono l'annessione

al Piemonte e Cavour

torna al governo nel 1860

Hey

finalmente l'Italia è unita, unita

hey

finalmente l'Italia è unita, unita

hey

finalmente si è raggiunta l'unità

nel 1861

hey

finalmente l'Italia è unita, unita

L'Italia 

nella primavera del 1860:

nord Regno di Sardegna oh-ooh

centro Stato Pontifico oh-ohh

sud Regno delle due Sicilie oh-ooh

Garibaldi

voleva agire per 

unificare l'Italia,

partì in Liguria

e in Piemonte

verso la Sicilia.

Cavour era preoccupato

perché

perché

hey

Hey

finalmente l'Italia è unita, unita

hey

finalmente si è raggiunta l'unità

nel 1861

hey

finalmente l'Italia è unita, unita

Cavour era preoccupato 

perché la spedizione aveva un 

carattere democratico

oh-ohh

carattere democratico oh-ohh

1860 Garibaldi

consegna il potere a 

Vittorio Emanuele II

hey

finalmente l'Italia è unita, unita

hey

finalmente si è raggiunta l'unità

nel 1861

hey

finalmente l'Italia è unita, unita


venerdì 12 marzo 2021

 Cari lettori e care lettrici,

Vi è mai capitato di voler  prendere una pausa dallo studio, magari verso sera, fare zapping in tv o tra le alternative di Netflix, e comunque non sapere cosa guardare?

Ebbene, ho qui delle idee per voi:

         📽FILM PER SUPERARE IL BLOCCO📽

                            DELLO SPETTATORE

La la land, diretto da Damin Chazelle.

Sono sicura che tutt* voi conosciate questo titolo, è un film piuttosto famoso. 

Con la meravigliosa Emma Stone e Ryan Gosling, nel ruolo di  protagonisti, è una pellicola che tratta di sogni, speranze e desideri nella città delle star: Los Angeles. 

Io lo trovo un vero capolavoro e ciò che più mi piace è la musica al suo interno. Insomma, è davvero un buon film per potersi distrarre dalle preoccupazioni della vita quotidiana.



The Grand Budapest Hotel, diretto da Wes Anderson.

É un film d'azione molto avvincente le cui vicende si svolgono all'interno di un hotel degli anni '30. 

 Un crimine da risolvere, una storia d'amore e infine la decadenza di un hotel, luogo di incalzanti vicende e di crescita del protagonista, Zero.

Un buon film se vi piace l'azione, l'avventura e un'ambientazione un po' retrò. 




A me questi film hanno aiutato molto durante il periodo di blocco dello spettatore, spero possano essere utili anche a voi. Per altri consigli in merito, spero di riuscire a far diventare questo tipo di post parte di una rubrica. 

Vi auguro una buona giornata!

mercoledì 10 marzo 2021

mostra fotografica "Steve McCurry Icons"


 

Vorrei consigliarvi la mostra fotografica "Steve McCurry Icons". Mi piacerebbe raccontarvela, ma non sono sicura di conoscere le parole giuste per descrivere tanta bellezza e tante emozioni. 

venerdì 5 marzo 2021

Nei  giorni 25 e 26 febbraio si è svolta la fase di Istituto delle Olimpiadi di Italiano 

Accedono alla semifinale  i seguenti studenti:

Valeria Lai classe 2 C.  Area liceale. Categoria Junior

Francesca Monni  classe 1 C. Area liceale.Categoria Junior

Chiara Sarigu classe 2 C. Area liceale.  Categoria Junior

Chiara Atzori classe 4 F. Area liceale. Categoria Senior

Veronica Onnis classe 3 C. Area liceale.Categoria Senior

Veronica Pilia classe 5 F. Area liceale. Categoria Senior

Marta Nioi  classe 5 L. Area tecnica.  Categoria Senior

Martina Perra classe 5 M. Area tecnica. Categoria Senior

Nicolò Pusceddu classe 5 M. Area tecnica. Categoria Senior

 Fino al giorno 10 marzo tutti gli studenti, con la password  utilizzata per la gara, potranno verificare la propria prova  collegandosi al  sito delle Olimpiadi di Italiano. La gara semifinale, le cui modalità verranno pubblicate  successivamente, si svolgerà il giorno 9 aprile 2021.

 In un periodo tanto difficile per la scuola, si ringraziano le studentesse e gli studenti che hanno partecipato  alla competizione in maniera ordinata e responsabile, i docenti del Dipartimento di  Lettere che li hanno segnalati, tutti gli insegnanti che hanno   favorito la partecipazione dei loro studenti, il tecnico referente per   la gara, signor Roberto Pinna, la professoressa Fulvia Ruju per  l’assistenza nei giorni della prova.
    Complimenti ai nostri semifinalisti e in bocca al lupo per le   prossime gare!
         Prof.ssa   Valentina Marras  referente per le Olimpiadi di Italiano).

mercoledì 10 febbraio 2021

10 febbraio 2021 : Il giorno del ricordo








Lavoro della studentessa Alessia Borrielli classe 2G.









 

Invito alla lettura: “La foiba grande” di C. Sgorlon









 










In occasione del Giorno del Ricordo (10 febbraio), vorrei suggerire la lettura di questo libro.
L’Istria è la protagonista del romanzo, un terra multietnica e multiculturale nella quale si susseguono le varie dominazioni: austro-ungarica, italiana, slava. Le vicende politiche si intrecciano con la vita dei personaggi che animano la storia, che giungerà inesorabilmente all’unica soluzione possibile: l’esodo verso l’Italia. La foiba è sempre presente nel romanzo, ma in maniera silenziosa, all’inizio è solo un luogo naturale, presenza consueta per la popolazione, solo in seguito, con le frequenti sparizioni di uomini, si trasformerà in un luogo da incubo. Uno dei pensieri che mi ha colpito di più è la percezione degli istriani, quando si rendono conto che la loro terra, bella e selvaggia, sarà per sempre associata all’orrore delle foibe.

mercoledì 27 gennaio 2021

IL GIORNO DELLA MEMORIA


Sono state scelte le seguenti parti tratte dal romanzo autobiografico di Curzio Malaparte, dalle quali emerge l'atteggiamento freddo e distaccato dei tedeschi nei confronti degli ebrei; anche dai dialoghi quotidiani tra le persone (in questo caso chiacchiere durante un pranzo) traspare l'idea di inferiorità della razza ebraica come non appartenente al genere umano.

 

Ero stato, alcuni giorni prima, nel ghetto di Varsavia. Avevo varcato la soglia della “città proibita”, chiusa dentro l’alta muraglia di mattoni rossi, che i tedeschi hanno costruita per chiudere nel ghetto, come in una gabbia, quelle miserabili e inermi belve. Sulla porta, vigilata da una scolta di SS. armate di mitragliatrici, era affisso il manifesto, firmato dal governatore Fischer, che comminava la pena di morte per qualunque ebreo che avesse tentato di uscire dal ghetto. .........

     Squadre di giovani andavano in giro per le strade a raccogliere i morti, entravano negli anditi, salivano su per le scale, penetravano nelle stanze. Erano giovani monatti, in gran parte studenti, i più di Berlino, di Monaco, di Vienna, gli altri deportati dal Belgio, dalla Francia, dall’Olanda, dalla Romania. Molti erano stati, una volta, ricchi e felici, avevano abitato in belle case, erano cresciuti tra mobili di lusso, tra quadri antichi, fra libri, fra strumenti di musica, fra preziose argenterie e fragili porcellane ed ora si trascinavano faticosamente sulla neve, i piedi avvolti in stracci, i vestiti a brandelli.

Gli ebrei sono una razza malata, in piena decadenza”, disse Frank, “tutti degenerati. Non sanno allevare e curare i bambini, come si fa in Germania.”.

La Germania è un paese di alta Kultur”, dissi io. 

 “Ja, natürlich, in fatto di igiene infantile, la Germania è il primo paese del mondo”, disse Frank. “Avete osservato l’enorme differenza che c’è tra i bambini tedeschi e quelli ebrei?”.

I bambini dei ghetti non sono bambini”, risposi.

(I bambini ebrei non sono bambini, pensavo, percorrendo le strade dei ghetti di Varsavia, di Cracovia, di Czenstochowa. I bambini tedeschi sono puliti. I bambini ebrei sono schmutzig. I bambini tedeschi son ben nutriti, ben calzati, ben vestiti. I bambini ebrei sono affamati, son mezzi nudi, vanno a piedi scalzi nella neve. I bambini tedeschi hanno i denti. I bambini ebrei non hanno i denti. I bambini tedeschi vivono in case pulite, in stanze riscaldate, dormono in lettini bianchi. I bambini ebrei vivono in case luride, in stanze fredde, piene di gente, dormono su mucchi di stracci e di carta accanto ai letti dove sono distesi i morti e gli agonizzanti. I bambini tedeschi giuocano: hanno bambole, palle di gomma, cavallucci di legno, soldatini di piombo, fucili ad aria compressa, trombe, scatole di “meccano”, trottole, hanno tutto quel che occorre a un bambino per giocare. I bambini ebrei non giocano: non hanno nulla per giocare, non hanno giocattoli. E poi non sanno giocare! No, i bambini ebrei dei ghetti non sanno giocare. Sono proprio bambini degenerati. Che schifo! Il loro unico divertimento è di seguire i carri funebri colmi di morti, e non sanno neppure piangere; o di andare a veder fucilare i genitori e i fratelli dietro la Fortezza. È il loro unico divertimento andare a vedere fucilare la mamma. Proprio un divertimento da bambini ebrei).

Malaparte C., Kaputt, Aria d’Italia (pp. 97-107 Roma – Milano 1951)

Terezin : arrivo al campo.....


                                                                                                      Contributo di Celeste Giannoni IV G

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

[…]

Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

coricandovi, alzandovi.

Ripetetele ai vostri figli.

(Levi P., Se questo è un uomo)

 

Contributo di Elisabetta Giacalone IV G

Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito. Vi si oppone la nostra sempre insufficiente conoscenza del futuro: e questo si chiama, in un caso, speranza, e nell’altro, incertezza del domani. Vi si oppone la sicurezza della morte, che impone un limite a ogni gioia, ma anche a ogni dolore. Vi si oppongono le inevitabili cure materiali, che, come inquinano ogni felicità duratura, così distolgono assiduamente la nostra attenzione dalla sventura che ci sovrasta, e ne rendono frammentaria, e perciò sostenibile, la consapevolezza.

Sono stati proprio i disagi, le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una disperazione senza fondo, durante il viaggio e dopo. Non già la volontà di vivere, né una cosciente rassegnazione: ché pochi sono gli uomini capaci di questo, e noi non eravamo che un comune campione di umanità.

(Levi P., Se questo è un uomo)

Contributo di Benedetta Pusceddu V G

Noi siamo la nostra memoria,

noi siamo questo museo chimerico

di forme incostanti,

questo mucchio di specchi rotti.

(Jorge Luis Borges)

Contributo di Claudia Atzeni VG

Pochi anni, infatti, ci separano dal più orribile crimine di massa che la storia moderna debba registrare: un crimine commesso non da una banda di fanatici, ma con freddo calcolo dal governo di una nazione potente.

Il destino dei sopravvissuti alle persecuzioni tedesche testimonia fino a che punto sia decaduta la coscienza morale dell’umanità.

(Albert Einstein)

  Contributo di Benedetta Serra (VG)

L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza. 

         (Andrea Riccardi) 

"Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. " 

(George Santayana)

 


 

  

 Nella nostra Biblioteca custodiamo con grande affetto  il libro autografato con dedica della scrittice Lia Levi che è stata ospite del nostro Istituto come testimone della grande tragedia della Shoah.