lunedì 20 aprile 2020

Dalla penna di Antonio Manzini, ecco a voi Rocco Schiavone

Rocco Schiavone, professione: vicequestore. Pessimo carattere, sguardo malinconico, un presente  complicato e un passato ingombrante. Romano, ma catapultato ad Aosta per lavoro, ama la buona cucina e odia il freddo: un bel problema per chi è costretto a vivere tra le nevi. Dalla penna di Antonio Manzini (nella foto) nasce un uomo che ha il potere di affascinare i lettori con la sua visione della vita e il suo grande cuore; ma anche di colpirli con la durezza dei modi e con toni fin troppo ruvidi.
Rocco non ama le mezze misure: conosce l'amore profondo e il dolore più intenso, ha inoltre uno spiccato senso del dovere. Quando sembra che i suoi problemi personali lo stiano trascinando inesorabilmente verso il baratro, arriva sempre un caso difficile, che lo richiama alla vita. Il primo pensiero è che si tratti di una seccatura, di un imprevisto che serve solo a rovinargli ancora di più l'esistenza, e invece è l'occasione per dare il meglio di sè e delle sue intuizioni. Non sempre le indagini vengono svolte nei modi consueti, Rocco sceglie le vie brevi, dirette e poi deve fare i conti con gli uomini della sua squadra: un vero capolavoro di comicità.
La narrazione è accattivante, divertente, a tratti esilarante; i capitoli procedono con una velocità impressionante e si arriva all'ultima pagina sempre troppo presto. Manzini, che pubblica per Sellerio, colleziona successi: da Pista nera, prima indagine di Schiavone, fino ad arrivare all'ultima, uscita  qualche mese fa: Ah, l'amore, l'amore. Consiglio di leggere le indagini in ordine di pubblicazione. Impossibile restare indifferenti a Rocco Schiavone.

8 commenti:

Bianca ha detto...

Ma come possiamo immaginare Rocco Schiavone bloccato in casa dal coronavirus? Semplice , non lo immaginiamo , scapperebbe da una finestra dicendo stic......!
Eppure è un personaggio di grande umanità, sa filtrare la realtà del presente perchè conosce ogni piega della sofferenza, della perdita e il bisogno d'amore degli uomini; ci si riconosce in lui nella insofferenza per i luoghi comuni, nel desiderio del rispetto delle regole, nel valore supremo dell'amicizia. E che dire dei suoi amici-fratelli, tamarri e un po'delinquentelli , chi non li vorrebbe vicino?
Schiavone ci piace perchè siamo noi, contorti e precisi, certi e insicuri , indolenti e operosi , fedeli e traditori...
Lunga vita al vicequestore ( ci tiene a precisare ) Schiavone!

Bianca ha detto...

Per capirci , lo sappiamo bene che Schiavone è un personaggio di carta...e che diventa persona nella trasposizione televisiva ( e infatti per tutti è Marco Giallini l'attore che lo interpreta , e molto bene lo immedesima) ma se l'alchimia riesce lo dobbiamo alla scrittura coinvolgente di Manzini e alla sua capacità di farci entrare nella storia come se fossimo tutti li , magari passanti per la strada, per vivere la stessa realtà.

Stefania Mascia ha detto...

Non ho ancora letto i suoi libri, ma sono già nella mia lista. Dai vostri post è aumentata ancora di più la curiosità di leggerli. Visto che da lunedì riapriranno le librerie, potrei approfittarne subito per procurarmeli. I libri "gialli" sono sempre molto avvincenti: avete anche altri autori da consigliare?

Bianca ha detto...

Io ti consiglio la serie del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni, per l'originalità del personaggio e l'ambientazione nella Napoli degli anni '30 del 900, talmente penetrante che sembra di veder scorrere le immagini di qualche reperto cinematografico, per non parlare della caratterizzazioni dei personaggi presenze fisse nei romanzi. Anche questi libri sono da leggere in sequenza, oltre allo sviluppo di un avvenimento specifico, contengono la particolare storia di un uomo dolente.
C'è anche serie dei libri di Fred Vargas del commissario Adamsberg,dell'anticrimine di Parigi ma guascone di nascita, Pirenei atlantici, - e questo ha la sua importanza - spalatore di nuvole. ... mi rendo conto che ci sarebbe bisogno di tanti post per parlare di questi autori e personaggi, non basta un commento!
In realtà volevo meglio specificare su Manzini , non sono solo libri gialli, secondo me gli intrecci delle trame dei vari libri sono un pretesto per permettere a noi lettori di spiare Schiavone dalla finestra per vedere quello che fa... come se la cava o se la soffre....come noi, uno di noi.

Stefania Mascia ha detto...

Grazie per questi consigli di lettura. Da come li hai presentati sembrano dei libri davvero interessanti. Anche di questi racconti esistono trasposizioni televisive? Io non sono una grande lettrice di romanzi gialli/polizieschi. Tuttavia, ho iniziato a leggere relativamente da poco le avventure di Montalbano e me ne sono innamorata, anche se non ho mai visto gli episodi in TV.

biblioblog ha detto...

Lo ripeto, secondo me è riduttivo considerarli gialli/polizieschi, come anche la serie di Montalbano del grande Camilleri; molte volte la "scoperta del colpevole" è solo il mezzo per offrire spaccati di vita, caratterizzazioni e sentimenti umani... alla fine ci possiamo chiedere : " chi ha ammazzato Anna Karenina"? Un treno, il fato, lei stessa o il conte Vrònskij?

p.s.
lo so che il paragone è improprio.... ≧◔◡◔≦

LaMura ha detto...

Bellissima presentazione, sembra di vedere la serie mentre leggi!

Maura Murru ha detto...

Grazie, Paola. Quindi anche tu fan di Rocco!