sabato 18 aprile 2020

ADIOS LUIS

 
          La certezza che la parola scritta 
è il più grande e invulnerabile dei rifugi
     perché le sue pietre sono unite dalla malta della memoria.
                                                                   Le rose di Atacama

In tanti questi giorni ricordano la figura di Luis Sepulveda:  uomo, combattente, scrittore e affabulatore con le parole più adeguate, più incisive, più commoventi; io lo ricordo così , col potere salvifico delle parole.  

2 commenti:

Maura Murru ha detto...

Io lo ricordo con questo pensiero, sperando che possa essere di buon auspicio per tutti: “Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia“. Da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnó a volare.

Stefania Mascia ha detto...

Sentire la notizia della sua morte mi ha colpito profondamente. Ho letto "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" pochi anni fa e da questo testo traspare la grande bontà di un grande uomo. Gli scrittori non ci abbandonano mai veramente, ma vivono in eterno nei loro racconti e in chi li legge.